Restauro: cambiano le regole

E’ stato recentemente pubblicato il decreto che regola la modalità di svolgimento della prova di idoneità per l’acquisizione della qualifica di “restauratore di beni culturali” e di “collaboratore restauratore di beni culturali”, mentre è atteso  il successivo decreto che ne fissa la data e le modalità di svolgimento.

La prova si svolgerà una sola volta e le modalità saranno rese note mediante avviso generale.

La prova sarà articolata su tre momenti:

  • un test articolato in cento quesiti a risposta multipla,
  • il secondo sarà invece articolato in relazione ai diversi ambiti di competenza e sarà riferita alla progettazione di un intervento di restauro avente per oggetto un manufatto.
  • Il terzo e ultimo sarà a carattere teorico- pratico e consisterà nell’esecuzione di interventi su manufatti o fac simili.

La qualifica che si acquisirà è riferita al cosiddetto “regime transitorio” come meglio stabilito dal Codice dei beni culturali, all’art. 182 e agli effetti dell’articolo 29 dello stesso Codice (che stabilisce, testualmente, che: “Fermo quanto disposto dalla normativa in materia di progettazione ed esecuzione di opere su beni architettonici, gli interventi di manutenzione e restauro su beni culturali mobili e superfici decorate di beni architettonici sono eseguiti in via esclusiva da coloro che sono restauratori di beni culturali ai sensi della normativa in materia”.

In tema di normativa sul restauro, Casartigiani da tempo sta promuovendo azioni per la modifica di una normativa che consideriamo discriminatoria verso le imprese Artigiane e lesiva delle loro professionalità.

riferimenti:
decreto30 marzo 2009 n° 53
decreto legislativo 22 gennaio 2004, n° 42 – modificato dal decreto legislativo 62 e 63 del 26 marzo 2008 (Codice dei beni culturali e del paesaggio)

 

 


 

 

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