Proroga dei versamenti delle imposte: accolte le richieste di Casartigiani

Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato il decreto con il quale sono prorogate le date per i versamenti delle imposte relativamente ai soggetti che applicano gli studi di settore, come aveva recentemente sollecitato Casartigiani.

Il testo prevede che nessuna maggiorazione sia applicata per i versamenti effettuati entro il 6 luglio, mentre per i pagamenti dal 7 luglio fino al 5 agosto gli importi dovranno essere aumentati dello 0,40%.

Sono confermate le date di versamento per coloro che non applicano gli studi di settore. Casartigiani aveva, nei giorni scorsi, chiesto al ministro Tremonti la proroga di un mese senza maggiorazione dello 0.40% del termine per il pagamento di imposte e contributi da parte dei contribuenti ai quali si applicano gli studi di settore.

La proroga si rendeva indispensabile poiché soltanto il 22 maggio l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile il software Ge.Ri.Co che tiene conto dei correttivi agli studi di settore da applicare per il periodo d’imposta 2008 e che è necessario per determinare i ricavi da considerare ai fini dell’applicazione degli studi.

Quindi, nell’imminenza della scadenzai contribuenti e gli operatori che li assistono non erano nelle condizioni di rispettare l’adempimento e sarebbero stati costretti ad eseguire i versamenti oltre il termine, con una conseguente maggiorazione dello 0,40% degli importi dovuti.

La proroga al 6 luglio consente un migliore rapporto fra contribuenti-consulenti e fisco ed evita il panico fra milioni di aziende altrimenti costrette a una vera e propria corsa contro il tempo per il versamento delle imposte Ricordiamo che la proroga dei pagamenti trova applicazione per tutti quei contribuenti che determinano i ricavi in base a GERICO, compresi quelli con eventuali cause di esclusione o di inapplicabilità.

Il differimento vale anche per i soggetti partecipanti a società, associazioni e imprese soggette agli studi di settore. Il Decreto consente lo slittamento dei termini limitato a 20 giorni ma il forte pressing delle categorie professionali non esclude la possibilità che possa intervenire un ulteriore slittamento di 10 giorni.

 

 


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