pmi in rosa: domande entro il 17 marzo 2006

Pubblicato il nuovo bando relativo alla legge 215 del 1992: le domande di finanziamento potranno essere presentate fino al 17 marzo 2006. Come anticipato sul numero 234 del 9 dicembre scorso del quotidiano economico Il Denaro, obiettivi degli interventi sono: favorire la creazione di nuove “imprese rosa”, l’acquisizione di aziende già operative, la promozione di progetti innovativi e l’acquisizione di servizi reali.

Alla Campania sono destinati fondi per 15 milioni di euro. L’investimento ammissibile deve essere compreso tra 60 mila e 400 mila euro. L’erogazione dell’aiuto avviene in due modi: 50 per cento della richiesta a fondo perduto, che dunque resta come modalità di agevolazione; l’altro 50 per cento con finanziamento a tasso agevolato.


Il ministero per le Attività produttive pubblica il bando della nuova legge 215/92, relativo ai contributi per le Pmi rosa. Favorire l’occupazione femmile grazie all’autoimprenditorialità; sostenere le aziende esistenti e guidate da donne: questi gli obiettivi del nuovo. I fondi messi a disposizione ammontano a 88 milioni di euro.

Alla Campania sono destinati 15 milioni di euro di risorse: in questo modo la regione si aggiudica il contributo più sostanzioso. I progetti possono essere presentati a partire dal giorno dopo la pubblicazione del bando sulla Gazzetta ufficiale e fino al novantesimo giorno successivo. Il contributo massimo ottenibile è di 400 mila euro; il minimo è invece 60 mila euro. La forma di finanziamento è: 50 per cento del progetto a fondo perduto e cinquanta per cento con finanziamento agevolato a tasso bloccato.

Settori

I settori agevolabili sono: agricoltura, manifatturiero, commercio, turismo e servizi. Beneficiari dei contributi sono le imprese a prevalente partecipazione femminile, intendondosi come: 

  • le imprese individuali in cui il titolare sia una donna;
  • le società di persone e cooperative in cui il numero di donne rappresenti almeno il 60 per cento dei componenti la compagine sociale;
  • le società di capitali in cui le donne detengano i due terzi delle quote di capitale e costituiscano i due terzi del totale dei componenti dell’organo di amministrazione.

Iniziative

Il requisito della partecipazione femminile nell’impresa deve sussistere al momento della presentazione della domanda ed essere mantenuto per un periodo di almeno cinque anni a decorrere dalla data di concessione dell’agevolazione, pena la revoca dell’agevolazione medesima.

Ai fini della verifica del soddisfacimento del requisito, si pone attenzione alla continuità del possesso del requisito, non considerando, in caso di perdita temporanea, i periodi di interruzione dovuti ai tempi tecnici necessari per ripristinare la situazione di conformità alla norma. In ogni caso, tale periodo di interruzione, continuativo o frazionato che sia, non può essere maggiore di sei mesi nell’ambito dell’intero periodo di sussistenza dell’obbligo.

Le iniziative ammissibili riguardano:

  • avvio di attività;
  • acquisto di attività preesistente (rilevamento di un’attività preesistente o di un ramo d’azienda mediante atto di acquisto, o contratto di locazione di durata pari a cinque anni);
  • realizzazione di progetti aziendali innovativi connessi all’introduzione di qualificazione e di innovazione di prodotto, tecnologica o organizzativa;
  • acquisizione dei servizi reali, destinati all’aumento della produttività, all’innovazione organizzativa, al trasferimento delle tecnologie, alla ricerca di nuovi mercati.

Spese

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese, al netto dell’Iva e di altre imposte e tasse, relative a:

  • impianti generali;
  • macchinari e attrezzature; 
  • brevetti;
  • software;
  • opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori. Le spese di progettazione e direzione lavori non possono superare il 5 per cento dell’importo ammesso per opere murarie;
  • studi di fattibilità e piani d’impresa, comprensivi dell’analisi di mercato, studi per la valutazione dell’impatto ambientale, nel limite del 2 per cento del costo dell’investimento complessivamente ammesso.

Valutazione

Sono cinque i criteri di valutazione dei progetti e riguardano:

  • la creazione di nuovi occupati femminili;
  • il rapporto tra nuova occupazione e investimenti ammessi;
  • partecipazione femminile allìimpresa e certificazioni di qualità.

Vediamoli nel dettaglio.

Per quanto riguarda la creazione di nuova occupazione femminile sono considerati tali i dipendenti assunti a tempo determinato o indeterminato. La nuova occupazione femminile per investimento ammesso, invece riguarda il rapporto tra il numero delle occupate donne attivate dal programma e l’importo dell’investimento complessivamente ritenuto ammissibile.

Per quanto riguarda i nuovi investimenti rispetto ai totali, il valore assunto dal criterio è dato dal valore complessivo risultante dalla somma degli investimenti nuovi e di quelli preesistenti.

La partecipazione femminile all’impresa opera nel caso in cui l’impresa richiedente sia a totale partecipazione femminile, attribuendo al valore assunto da ciascuno dei precedenti tre criteri e dagli eventuali criteri di priorità individuati dalle regioni una maggiorazione pari al 10 per cento.

Il criterio di certificazione ambientale opera quando l’impresa richiedente aderisce a sistemi di certificazione di qualità (come Uni En Iso9000, Emas).

Fondi

Le risorse finanziarie disponibili vengono assegnate, fino ad esaurimento dei fondi, alle domande inserite in graduatoria, seguendo l’ordine decrescente. Le agevolazioni sono erogate a stato di avanzamento lavori in due quote: la prima quota, pari al 30 per cento delle agevolazioni concesse, a fronte della realizzazione di una corrispondente quota degli investimenti ammessi; la seconda, pari al 70 per cento delle agevolazioni, a seguito della totale realizzazione del programma e dell’invio della documentazione finale di spesa. Dalla seconda quota è trattenuto un importo pari al 10 per cento dell’agevolazione concessa.

tratto dall’articolo de Il Denaro del 24.12.05 a firma di Angelo Vaccariello

Informazioni, consulenza ed assistenza: Sportelli per l’Imprenditoria Femminile L.215/92 operativi presso tutte le sedi Casartigiani. INFO 081.554.53.65 – Napoli – Piazza Garibaldi n° 73

 

 


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