Musica diffusa in ambienti pubblici : arriva un nuovo “balzello” La Società Consortile Fonografici (SCF) sta provvedendo ad inviare una lettera con cui viene richiesto un compenso, in aggiunta a quello della SIAE, dovuto a favore dei produttori discografici per la diffusione di musica in locali aperti al pubblico attraverso apparecchi radio, filodiffusione, lettori CD, cassette etc.
Il compenso è richiesto in base alla Legge 633/1941 sul diritto d’autore ed è determinato dalla SCF tali importi sulla base di un “equo compenso” che terrebbe conto delle esigenze delle case discografiche, artisti ed interpreti.
Per essere esonerati dalla corresponsione da questo compenso occorre cessare l’utilizzo degli apparecchi dando formale disdetta sia alla citata SCF sia alla SIAE tramite raccomandata.