Finanziate le nuove imprese,: scommessa per i giovani

Mix tra contributi a fondo perduto, finanziamenti e aiuto-spese per il Sud e 3.500 comuni del Centro-Nord

Giovedì 21 ottobre entrerà in vigore il Regolamento relativo ai criteri e alle modalità di concessione degli incentivi in favore dell’autoimprenditorialità, rendendo così operativo il decreto legislativo 185/00. Questo nuovo intervento accorpa e razionalizza i contenuti di una serie di provvedimenti precedentemente esistenti, introducendo anche alcune novità.

Largo ai giovani.

La finalità del nuovo decreto è quella di agevolare la creazione di imprese da parte di giovani. Un requisito fondamentale, infatti, è che le società beneficiarie risultino essere costituite interamente da persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Una minoranza della compagine sociale potrà avere anche caratteristiche differenti, ma in questo caso la maggioranza numerica e di capitale dovrà essere detenuta da persone tra i 18 e i 29 anni. Un altro vincolo deriva dal fatto che i giovani risultino avere, al 1° gennaio 2000, residenza in un’area svantaggiata. Rientrano in questa classificazione tutti i Comuni del Sud Italia e oltre 3mila Comuni del Centro-Nord. Analoga ubicazione dovranno avere la sede legale ed operativa dell’impresa.

Le agevolazioni.

L’intensità dell’aiuto varierà a seconda del settore nel quale opererà l’impresa ed a seconda dell’ubicazione della stessa. In ogni caso è garantita agli investimenti una copertura finanziaria di tutto rispetto, che agevolerà non poco le neo imprese. Le agevolazioni consisteranno in un mix di contributo a fondo perduto, finanziamento agevolato e contributo per le spese di gestione dei primi anni di attività. Le percentuali di contributo e di finanziamento, nel rispetto dei massimali imposti dalla Commissione Europea, varieranno in funzione delle esigenze finanziarie. A fronte di un’esigenza di elevata copertura finanziaria si potrà chiedere un importo più elevato di mutuo agevolato, a scapito del contributo a fondo perduto.

Progetti ad ampia scelta.

I progetti potranno riguardare svariati settori, quali: produzione di beni e servizi alle imprese, servizi per la fruizione dei beni culturali e del turismo.

Domanda prima di investire.

L’intervento agevolativo sarà “a sportello”. Non sono pertanto previste graduatorie o finestre temporali entro le quali presentare le domande, fermo restando l’obbligo, previsto dalla legge, di presentare la propria richiesta prima di avviare gli investimenti. Le domande dovranno essere inviate, per raccomandata, a Sviluppo Italia SpA e saranno protocollate secondo l’ordine cronologico di ricevimento.

L’istruttoria.

Riguarderà sostanzialmente due punti: 1. la sussistenza dei requisiti obbligatori previsti dalla legge, quali l’età dei soci e la residenza; 2. la validità tecnica, economica e finanziaria dell’iniziativa. Tra i documenti da presentare spicca l’obbligatorietà di un approfondito studio di fattibilità del progetto da realizzare. Il documento non viene richiesto come semplice esercizio di stile, ma come rappresentazione di una corretta impostazione di cultura imprenditoriale, il modo giusto di porsi di fronte a una nuova iniziativa, al fine di limitare quanto più possibile il rischio imprenditoriale. Un buon business plan sarà sicuramente importante, ma per passare la selezione in fase di istruttoria saranno comunque fondamentali la qualità dell’idea imprenditoriale, la credibilità dei proponenti e la loro determinazione a conseguire i risultati attesi.

Tempi lunghi.

Un elemento da tenere in considerazione sarà il tempo necessario per vedersi approvare il progetto, per giungere così alla stipula del contratto che regolerà i rapporti tra le parti, premessa fondamentale per l’effettiva erogazione delle agevolazioni. Interventi similari, nel passato, hanno infatti richiesto lunghe attese e non si intravedono nel regolamento di recente emanazione delle norme mirate al contenimento dei tempi di istruttoria e di valutazione. E’ importante sottolineare che la domanda non potrà essere presentata prima di aver la propria società e averne quindi sostenuto i costi di costituzione.

Sportello di consulenza.

E’ stato attivato presso le principali sedi Casartigiani uno sportello di consulenza gratuita per la guida dell’imprenditore all’ottenimento dei fondi. Info: 081.554.53.65


La possibilità di investire aperta a tutti i settori di attività

Le principali regole fissate dal decreto del ministero dell’Economia

Beneficiari. Società formate: interamente da giovani tra i 18 e i 35 anni residenti nei territori svantaggiati dal 1° gennaio 2000; da una maggioranza numerica e di capitale di giovani tra i 18 e i 29 anni residenti nei territori svantaggiati sempre al 1° gennaio 2000

Settori ammissibili. Agricoltura, artigianato, industria, servizi

Spese. Per la realizzazione del progetto sono ammissibili le spese relative a: studio di fattibilità (comprensivo dell’analisi di mercato); terreno; opere edilizie; allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature; altri beni a utilità pluriennale collegati al ciclo produttivo. Le spese di gestione ammissibili sono relative a: acquisto di materie prime, semilavorati e prodotti finiti; prestazioni di servizi; oneri finanziari

Agevolazioni. Contributi a fondo perduto; finanziamenti agevolati; contributi per le spese iniziali di gestione

Domande. Vanno presentate a Sviluppo Italia Spa, per raccomandata

Documenti. I principali documenti necessari (variano a seconda del settore di appartenenza): domanda di ammissione; atto costitutivo e statuto societario; dichiarazione di sussistenza dei requisiti previsti dalla legge; business plan; certificato Camera di commercio

Punti di riferimento. Legge 144/99, decreto legislativo 185/00 e decreto del ministero dell’Economia e finanze 16 luglio 2004, n. 250, in “Gazzetta Ufficiale” 235 del 6 ottobre

(nella foto il Vice Ministro Adolfo Urso)

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