Estetiste: a breve la regolamentazione sulle attrezzature

Da molti anni Casartigiani nazionale chiede al Governo una chiara e definitiva regolamentazione delle attrezzature utilizzate nell’ambito dell’attività di estetica. Oggi, purtroppo, nell’incertezza della normativa, a rimetterci sempre le imprese.

L’ultima novità è l’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Torino sull’uso di solarium e lampade abbronzanti.

Casartigiani Napoli al fine di rassicurare le imprese operanti sul proprio territorio rammenta che la legge n°1 del 4/1/1990 che disciplina l’attività di estetista prevede l’emanazione, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro della Salute e sentite le Organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative, di un decreto di attuazione contenente norme sulle caratteristiche tecnico-dinamiche, i meccanismi di regolazione, le modalità di esercizio e di applicazione e le cautele d’uso degli apparecchi elettromeccanici come, appunto, i solarium e le lampade abbronzanti.

La legge ne prevedeva anche l’aggiornamento, a conferma del fatto che il legislatore era ben consapevole dell’evoluzione tecnologica del settore e proprio per questo adottò a suo tempo, nell’elencare le attrezzature, formulazioni di valore funzionale suscettibili di trovare applicazione anche in ambiti innovativi rispetto a quelli originari.

Proprio per favorire l’emanazione del decreto, nei mesi scorsi è stato costituito, sotto l’egida dei Ministeri competenti (Sviluppo Economico e Salute), un gruppo di lavoro incaricato di predisporre una bozza di regolamento contenente le schede tecniche circa le caratteristiche delle attrezzature. Il gruppo di lavoro (composto dai rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’ISPESL, del Comitato Elettrotecnico Italiano, delle Associazioni nazionali di categoria del settore estetico) ha concluso la sua attività nel mese di aprile 2007.

E’ quindi iniziato l’iter di esame del provvedimento da parte del Consiglio Superiore di Sanità che dovrebbe pronunciarsi a breve. Casartigiani auspica una rapida decisione affinché la categoria dei professionisti dell’estetica possa finalmente esercitare la propria attività su basi certe, prive di qualsiasi rischio o fraintendimento.

Casartigiani evidenzia, inoltre, che i maggiori problemi sorgono nei centri estetici improvvisati nei quali la lampada solarium non costituisce il complemento di un’attività di estetista, bensì un vero e proprio abuso e viene utilizzata da soggetti che non hanno un’adeguata qualificazione professionale.

Gia nel 2000 il Consiglio Superiore di Sanità ha stabilito che nei centri estetici in cui si usano lampade solarium vi debba essere un’estetista qualificata.

 

 

 


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