COMMERCIO: Assegno fino alla pensione per chi chiude il negozio

Potranno contare su un assegno mensile, pari alla pensione minima dell’INPS, i commercianti costretti a ritirarsi dall’attività prima del tempo. I requisiti e la presentazione delle domande sono fissati dalla legge anti-crisi 2/2009. come per il passato, il beneficio non graverà sulle casse dello Stato ma sui soggetti in attività, ai quali si chiede di versare per un anno in più (fino al 31.12.2014) un contributo aggiuntivo dello 0,09% del reddito dichiarato ai fini previdenziali.

All’indennizzo avranno diritto i titolari ed il collaboratori di piccole imprese per vendita al dettaglio, bar e ristoranti, nonché agenti e rappresentanti di commercio. Per usufruire gli interessati dovranno far valere, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 ed il 31 dicembre 2011, un’età minima di 62 anni di età se uomini e di 57 anni se donne.

Verranno richiesti inoltre cinque anni di iscrizione nella gestione commercianti dell’INPS e la riconsegna della licenza. Per gli agenti ed i rappresentanti di commercio il requisito sarà soddisfatto con la cancellazione dall’Albo.

Chi avrà le carte in regola per ottenere l’indennizzo potrà contare su un assegno pari al trattamento minimo dell’INPS ovvero 460,97 euro al mese nel 2010, fino al momento in cui comincerà a percepire la pensione di vecchiaia.

La richiesta di indennizzo può essere presentata tramite il Patronato EASA sito in Napoli alla Piazza Garibaldi n° 73 (081.554.53.65) fino al 31 gennaio 2012.

L’indennizzo è incompatibile con lo svolgimento di qualsiasi attività di lavoro dipendente o autonomo. Chi riprenderà l’attività avrà l’obbligo entro 30 giorni di avvisare formalmente l’INPS, che provvederà a sospendere l’assegno.

 

 


Menu