successo per Casartigiani in Romania

Si è conclusa in questi giorni la missione di internazionalizzazione “L’Europa Balcanica” promossa da Casartigiani Napoli, che ha portato a Bucarest una delegazione di 24 imprese campane del settore tessile-abbigliamento ed accessori, con il prezioso contributo della Regione Campania a valere sulla misura 6.5 del POR.

Obiettivo della missione è stato quello di incontrare nella capitale romena buyers, imprenditori ed istituzioni locali, al fine di instaurare contatti commerciali tesi ad ampliare affari, tecniche di lavorazione e cultura delle imprese campane.

Risultato pienamente centrato, in quanto le 24 imprese, durante gli incontri bilaterali previsti presso il World Trade Center del prestigioso Sofitel Hotel di Bucarest, il 21 ed il 22 giugno, hanno registrato numerosi contatti ed ottenuto anche i primi ordini commerciali che daranno il via, senz’altro, dato le premesse, ad una proficua collaborazione.

La missione, pertanto, ha avuto pieno successo, confermando l’apprezzamento che la Romania mostra di avere già da tempo per la qualità dei prodotti Made in Italy ed in questo caso con una particolare predilezione per il “Made in Campania”, gradimento quest’ultimo constatato anche durante la mostra espositiva dei prodotti per l’occasione realizzata a termine dei workshops

“Abbiamo trovato ad accoglierci” – dichiara Fabrizio Luongo, Segretario regionale di Casartigiani Campania – “una Città che immaginavano arretrata e invece ci è parsa molto viva e monumentale, in pieno fermento, con splendidi palazzi antichi e aree dedicate al verde urbano, che la candidano a pieno titolo a diventare una capitale europea al pari delle altre, soprattutto in vista della imminente entrata, tra sei mesi, nell’Unione Europea. E di buon auspicio per lo sviluppo degli affari commerciali delle nostre imprese in Romania, ci è sembrato anche l’avvicendamento tra il direttore dell’ICE a Bucarest, Ferdinando Pastore di origine campana (casertano) ed il neo direttore dell’Istituto Michele Scuotto che è napoletano, avvicendamento che si è svolto proprio nei giorni della nostra permanenza a Bucarest nell’ambito del nostro meating”

Al workshop istituzionale di presentazione del progetto svoltosi il secondo giorno di permanenza a Bucarest, presso il World Trade Center, erano presenti oltre al Segretario Casartigiani Fabrizio Luongo, il direttore uscente dell’Ice a Bucarest, Ferdinando Pastore, il consigliere economico e commerciale dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest, Luigi Estero, il Vice-direttore Generale del Ministero dell’Economia e Commercio Romeno Vasile Mirciu, e il consigliere dell’Agenzia Romena per gli Investimenti Esteri, Emilia Ionescu.

Piena adesione al progetto è stata manifestata anche dall’Ambasciatore italiano a Bucarest, S.E. Daniele MANCINI, che ha ricevuto presso l’Ambasciata il Segretario Casartigiani Fabrizio Luongo, apprezzando l’impostazione concreta del progetto voluto e realizzato dalla storica confederazione degli Artigiani, in quanto ha privilegiato la formazione delle aziende partecipanti e l’incontro diretto con le imprese romene nel corso della missione, sottolineando che con progetti articolati come questo, si evitano di fare interventi sporadici ed inefficaci, sprecando denaro.

Ed al riguardo Luongo ha rimarcato la peculiarità di questo progetto e della relativa missione che consiste nell’accompagnamento delle aziende con l’obiettivo di instaurare un rapporto con il territorio che possa poi proseguire nel tempo, in modo duraturo, in quanto sia la Regione Campania che Casartigiani, hanno investito molte risorse sia in termini finanziari che di lavoro e di professionalità di quanti vi partecipano a vario titolo.

L’Ambasciatore ha poi espresso la volontà di essere presente alla prossima fase del progetto, quella dell’incoming che si terrà a Napoli il prossimo autunno, con la partecipazione delle aziende romene selezionate, che incontreranno le 24 imprese campane che hanno aderito al progetto, direttamente sul nostro territorio e nei laboratori di produzione, per rinsaldare ulteriormente il legame economico già avviato in Romania.

LE DICHIARAZIONI:

  • “La Campania si è mostrata alla Romania” – ha dichiarato S.E. l’Ambasciatore Italiano a Bucarest Daniele Mancini – “in una veste elegante e sapientemente organizzata. La missione è stata condotta con meticolosa cura, sarò lieto di intervenire personalmente a Napoli in occasione dell’attività di incoming promossa da Casartigiani”

 

  • Il direttore ucente dell’ICE di Bucarest Ferdinando Pastore nel suo discorso ha sottolineato come la Romania sia un Paese dalle grandi risorse e di come sia riuscito in 15 anni a risollevarsi dalla dittatura per passare da economia centralizzata ad economia di mercato. “Punti di forza economica del Paese – ha detto – sono il minor costo della manodopera e l’alto livello di specializzazione e di qualificazione della stessa che hanno creato le condizioni favorevoli per lo sviluppo della piccola e media imprenditoria. Negli ultimi anni si sono stretti molti partenariati italiani, siamo 19.500 unità, molti di queste hanno dato vita imprese, e sono circa 6000 le unità attualmente operative. L’Italia è un paese votata all’esportazione, il 25% delle quali riguarda 14 paesi tra cui la Romania che è il 14° partner dell’Italia. Alla fine del 2005 il valore delle esportazioni italiane verso la Romania è stato superiore a quello verso la Cina e di poco inferiore a quello verso la Russia. La Romania è dunque un mercato di sbocco considerevole, e va considerato anche il fatto che con la sua entrata in Europa sarà il confine più a Est dell’Unione e si porrà come piattaforma logistica e strategica per aree situate ancora più a Est, come l’Ucraina, facendo intravedere anche altri interlocutori a più lungo termine”.

 

  • “è sicuramente di buon auspicio per la Campania ma anche per me stesso” – ha affermato il neo direttore dell’ICE di Bucarest Michele Scuotto – “la concomitanza dell’avvicendamento alla guida dell’ICE romena tra due campani durante una missione economico-commerciale di imprese campane. E’ per me un orgoglio poter avviare le prime relazioni imprenditoriali in Romania sulla spinta propulsiva che viene dalla mia regione di origine”.

 

  • “la novità sostanziale che distingue questa missione estera da tante altre” – ha dichiarato il Segretario di Casartigiani Campania Fabrizio Luongo – “è che Casartigiani ha operato un percorso formativo ed informativo a monte, a favore delle 24 imprese selezionate, al fine di far meglio conoscere: usi, costumi, moneta, cultura e normative, accompagnandole inoltre con un’immagine unica e coordinata, dotando ognuna di esse di un catalogo fotografico in multilinga (italiano/inglese/romeno) sia in formato cartaceo che multimediale, realizzando e diffondendo sulla romania uno spot televisivo, promozionale della Campania e del suo miglior Artigianato, attivando altresì un portale web teso a proseguire i contatti commerciali avviati (www.campaniainromania.it) Troppe missioni proliferano in maniera scoordinata ed accavallata in nome e per conto di un ideologico “made in Naples” all’estero, poche di queste proseguono i contatti dopo l’esperienza estera. Il nostro progetto riscatterà la metodologia fino ad oggi data per acquisita in questo brutto clicchè di internazionalizzazione”

 

  • “La forma migliore per lavorare bene in Romania – ha spiegato Luigi Estero Consigliere economico e commerciale dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest – è attraverso le Associazioni consortili e regionali, come Casartigiani, perché sono le più attive con interessi all’estero sempre più frequenti. Il rapporto Italia–Romania è un caso unico, soltanto fino alla fine degli anni ottanta, la Romania era per noi uno dei Paesi dell’Europa occidentale anche se con radici culturali simili, oggi invece non solo è diventata primo partner commerciale ma molto affine anche dal punto di vista politico, sociale, culturale. Nel ’97 è stato firmato un partenariato che l’anno prossimo sarà rinnovato festeggiandone il decennale. Ed è merito degli imprenditori se poi anche le istituzioni politiche hanno recepito questo rapporto speciale fra i due Paesi che porterà all’ingresso nell’Unione Europea. In Romania esiste un tessuto di piccole e medie imprese molto articolato c’è spazio per tutti dal più piccolo al più grande, ci sono nuovi spazi nell’ambito delle tecnologie, e favorisce per la sua posizione strategica chi intende stabilirsi qui per produrre. Sono circa 1.000 le imprese che arrivano qui ogni anno, ci sono ancora molte potenzialità, perché se finora ci si è limitati a prendere in considerazione l’area della capitale e la zona occidentale, c’è ancora da considerae la zona ad Est per attività economiche come la Moldavia”.

 

  • Vasile Mirciu Vice-direttore Generale del Ministero dell’Economia e Commercio Romeno, ha illustrato l’andamento del comparto dell’industria tessile-abbigliamento-calzature: “è un settore estremamente dinamico – ha detto – anche per la presenza sul mercato estero internazionale, nel ’99 la Romania era al 1° posto per esportazioni di confezioni per le calzature nell’Unione europea. Il comparto assorbe il 10% della produzione industriale e rappresenta il 25% delle esportazioni totali della Romania, inoltre più del 25% della manodopera totale dell’industria è impiegata nell’ambito del tessile-abbigliamento-calzature con 9.800 imprese. Nel 2005 l’85% della produzione è stata esportata verso l’esterno e l’80% delle materie prime è stato impiegato per l’industria tessile. Nell’Unione europea la produzione romena, ha ricevuto apprezzamenti massimi per la qualità dei prodotti e per la sicurezza dei tempi di consegna”.

 

  • “l’agenzia romena – ha spiegato Emilia Ionescu, consigliere dell’Agenzia Romena per gli Investimenti Esteri, “è un ente pubblico, che garantisce assistenza agli imprenditori esteri per la scelta dell’ubicazione migliore secondo le diverse necessità, assiste e media i contatti, illustra le agevolazioni che il Governo ha approvato per favorire l’economia locale come le riduzioni fiscali, ad esempio con l’aliquota unica al 16% sia per persone fisiche che giuridiche. La Romania offre come paese, una stabilità politica ed economica, e tra i vantaggi quello di avere un mercato di 22 milioni di consumatori che sono molto propensi all’acquisto. Inoltre la posizione del paese è strategica, i prezzi per le merci che transitano qui sono competitivi, Costanza è il più grande porto sul Mar Nero, e c’è una rete di aeroporti valida, oltre a rapporti di partenariato con più di 170 paesi e una forza lavoro qualificata e competitiva”.

www.campaniainromania.it

 

 

 

 


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