Il presidente di Casartigiani Campania, Luciano Luongo, indue recenti interviste per il quotidiano Il Roma e per il TGR Campania ha richiamato l’attenzione sui danni chel’emergenza Covid 19, potrà portare alle imprese del comparto, se non siadotteranno tutte le misure di sostegno adeguate a farle risollevare dopo ilperiodo di chiusura obbligatoria dell’attività. 

“Secondo nostre stime – hadichiarato Luongo – il 15 % delle imprese artigiane chiuse, per emergenza Coronavirus, non riapriranno più e un altro 5% sarà in difficoltà prima della finedell’anno in corso. Il comparto che conta 30.000 imprese solo a Napoli e  80.000 nella Regione, con un indotto di oltre200.000 addetti, non riuscirà a recuperare il tempo perduto, rispetto ad altreattività, anche perché il regime fiscale che grava su di esse, a Napoli e inCampania, è tra i più alti in Italia. Fondamentale sarà anche la ripartenza dell’ediliziae dell’indotto che ne deriva. Pertanto, senza interventi di sostegno pocheimprese potranno riprendersi”. 

Ed è per questo che Luongo rilancia anche lacampagna “Compra italiano, compra artigiano” per invitare i consumatori a preferirei prodotti nostrani e artigianali. E per aiutare i più colpiti dal fermo delleproprie attività, come parrucchieri, barbieri, estetiste, il sistema moda, ipiccoli costruttori, la proposta sul piano fiscale, da fare al Governo sia centrale chelocale,  è di rimandare  il più possibile, anche oltre il 31 maggio,il pagamento delle scadenze fiscali, in modo da far avere la necessaria liquiditàalle imprese, da investire alla ripresa delle attività. 

L’appello di Luongo,infine, è duplice: il primo agli enti istituzionali di governo affinchè sianosensibili alle problematiche delle aziende artigiane in questo difficilemomento e il secondo al comparto artigiano, invitando a rispettare le norme edadeguarsi alla situazione critica che richiede lo sforzo di tutti per uscirneal più presto e nel modo migliore.

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