Rete Imprese Italia

Si è svolta a Roma, al Palazzo delle Cancelleria,  l’Assemblea annuale di Rete Imprese Italia, il soggetto unitario di Rappresentanza delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi costituito da CASARTIGIANI, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti.

I lavori si sono aperti con la lettura del telegramma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che rivolgendo il saluto ai partecipanti ha posto l’attenzione sui segnali di ripresa economica del Paese e sull’importanza delle piccole e microimprese, risultate determinanti nel favorire l’espansione dell’occupazione e nel consolidamento di tale rilancio.

 E’ seguita la relazione del Rappresentante di turno di Rete Imprese Italia al quale hanno replicato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti. A guidare la delegazione di CASARTIGIANI il Presidente Giacomo Basso.

Il contesto economico in cui hanno dovuto operare le Pmi in questi anni è stato particolarmente duro: negli ultimi 12 mesi hanno chiuso oltre 390 imprese al giorno. E se la crisi non si fosse mai verificata, il Pil oggi risulterebbe superiore del 15%, ovvero 230 miliardi di euro, rispetto ai livelli attuali, ”con evidenti riflessi sui bilanci delle imprese e sul tenore di vita delle famiglie”. Come dimostrano i dati della ricerca (realizzata a cura di Ref. Ricerche) presentati durante i lavori dell’Assemblea, dal mese di novembre 2011 a dicembre 2015 la disponibilità di credito per le PMI di commercio e turismo si è ridotta  di 15 miliardi di euro; per quelle dell’artigianato di 12 miliardi, per un totale di 27 miliardi di euro. Anche l’incidenza del peso delle tasse è ancora elevatissima: supera il 61% in media, e in alcuni territori la quota viene spinta oltre il 70% dalla fiscalità locale. In media, le sole imposte locali costano alle PMI oltre 11mila euro l’anno.

Nonostante tutto, nel corso della crisi, le micro imprese _ quelle con meno di 10 addetti _ sono riuscite a incrementare l’occupazione: 375mila posti di lavoro in più fra il 2011 e il 2015. Crescono anche gli addetti a ricerca e sviluppo, nello stesso periodo sono aumentati di 16mila unità (il 48%), e si mantiene ben al di sopra dei principali Paesi europei il numero degli esportatori di piccole dimensioni: ben 180mila imprese esportatrici al di sotto dei 50 dipendenti, più di quelle tedesche (158mila) e francesi (105mila) nella stessa fascia dimensionale.

Alla luce di queste considerazioni Rete Imprese lancia sei proposte per riportare le micro piccole e medie imprese al centro dell’agenda del Governo. Dalla completa attuazione dello Statuto delle Imprese alla riforma fiscale che riduca sensibilmente la pressione sui cittadini e le imprese di qualsiasi dimensione con adempimenti più semplici e chiari anche attraverso l’uso dei nuovi strumenti telematici, come la fatturazione elettronica e l’invio telematico dei corrispettivi. Rete Imprese Italia chiede inoltre soluzioni che riescano a ridare credito al sistema delle Imprese e facciano da moltiplicatore della politica monetaria della Bce, insieme ad una concreta riduzione del carico regolatorio e burocratico causa di oneri amministrativi oramai insostenibili e ben superiori a quelli riscontrabili in altre realtà economiche avanzate. Occorre infine un “piano d’azione” per le pmi e gli imprenditori: un piano che, “alla stregua di quanto fatto con il Jobs Act per il lavoro dipendente, li sostenga nella transizione alla digitalizzazione e nell’implementazione dei processi di internazionalizzazione”.

Chiude l’elenco delle proposte rivolte al Governo dall’Assemblea di Rete Imprese Italia l’istituzione di un sostegno alle nuove Imprese, per traghettarle verso il consolidamento, da realizzare attraverso una riduzione delle imposte per i primi anni di vita, contributi a fondo perduto per le spese generali di avvio, misure che riducano drasticamente i ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione.

Nei prossimi giorni confidiamo di portare sul nostro sito il filmato dell’intervento del Ministro Poletti, particolarmente apprezzato. Nel dettaglio Poletti riafferma la convinzione che visti i troppi cambiamenti l’Italia status quo ante 2008 sarà impossibile ritrovarla

Nella foto: il presidente di Casartigiani Giacomo Basso e il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti

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