PANE IN BUSTA: E’ FINITO IL TEMPO DELLA CONCERTAZIONE

Le Associazioni Regionali dei Panificatori CASARTIGIANI, ASSIPAN-CONFCOMMERCIO, CONFARTIGIANATO, CLAAI, , APLPN-FIPPA e della rete distributiva alimentare, FIDA-CONFCOMMERCIO a due anni dall’approvazione della legge che obbliga al confezionamento del pane in Campania (unica regione al mondo dove vige tale coercizione!), approvata senza concertazione alcuna, ritengono siano finiti i tempi dei dibattiti e delle ulteriori riflessioni, soprattutto perché dall’8 agosto 2006 i Panificatori e la rete distributiva alimentare della Campania sono alle prese con sostanziosi verbali da parte degli organi di controllo.

Dopo due anni circa d’incontri dove, grazie all’impegno di alcuni Capigruppo Consiliari e della III Commissione Permanente della Regione Campania si era giunti alla determinazione, con una proficua attività di concertazione ex post, che la Regione Campania non potesse sancire l’obbligo di confezionamento del pane, ora è il tempo della definitiva applicazione di tale principio da parte del Consiglio Regionale.

“Dum Romae loquitur, Sagunti moritur”: mentre la politica discute, il Pane campano di qualità muore!

Il 18 ottobre alle ore 10,00 le Associazioni avevano promosso un presidio presso il Consiglio regionale della Campania (Centro Direzionale Isola F13) dove incontrare i Consumatori e la Stampa e per consegnare ai Consiglieri Regionali uno specifico ordine del giorno, ma la prematura scomparsa di un Consigliere Regionale della Margherita ha fatto si che la seduta del 18 ottobre venisse annullata e rinviata unitamente alla protesta ad altra data.

Casartigiani non mancherà di informare la categoria e quanti interessati sul nuovo appuntamento di protesta.


Le Associazioni :

  • ASSIPAN-CONFCOMMERCIO Campania,
  • CASARTIGIANI Campania,
  • CLAAI Campania,
  • CONFARTIGIANATO Campania,
  • APLPN (Libera Associazione Panificatori della Provincia di Napoli),
  • FIDA-CONFCOMMERCIO Campania (Federazione Italiana Distribuzione Alimentare,)

A SEGUITO

dell’entrata in vigore della legge regionale n. 2/2005, e successive integrazioni e modifiche, avente ad oggetto “Disposizioni in materia di confezionamento e commercializzazione del pane”,

RIBADISCONO

che detto provvedimento:

PREGIUDICA la bontà del pane fresco campano;

SIA ININFLUENTE rispetto alla necessità di concrete iniziative atte ad arginare il dilagante ed incontrastato fenomeno dell’abusivismo del settore e non contribuisca affatto alla tutela igienico – sanitaria del pane;

SIA PRIVO DI MOTIVAZIONI, atteso che non vi è alcun riferimento né alla lotta verso l’abusivismo né alla tutela della salute dei consumatori;

PRESENTI ASPETTI DI INCOSTITUZIONALITÀ, in quanto provvedimenti di tale natura sono valutati di competenza statale, perché riferiti alla concorrenza ed alla libera circolazione delle merci;

DEROGHI AL PROFILO COMUNITARIO, perché non tiene conto della delega conferita dal nostro Paese alla Comunità Europea in materia di sicurezza alimentare, etichettatura ed igiene degli alimenti, al fine di creare un solo mercato interno ed assicurare una libera circolazione delle merci (la Regione Campania con questa legge risulta essere l’unico luogo dei 25 Paesi dell’Unione Europea in cui la libera circolazione delle merci non è consentita – per quel che riguarda il pane -).;

SIA LIMITATIVO DELLA LIBERTÀ D’IMPRESA, per quelle imprese già operanti che non volessero o non fossero economicamente in grado di ottemperare ai nuovi obblighi che prevedono investimenti di una certa rilevanza ed incidono, dunque, sulle capacità finanziarie delle imprese;

SIA EVIDENTEMENTE DISCRIMINANTE tra operatori economici e tra consumatori campani, ma anche delle altre Regioni d’Italia e degli altri Paesi dell’Unione Europea, in quanto creerebbe disparità ed oneri diversi sia tra i primi che tra i secondi;

SIA CAUSA DI UN AUTOMATICO AUMENTO DEL PREZZO AL CONSUMO, in quanto il costo dei macchinari da introdurre, dei nuovi spazi necessari da acquisire, le maggiori ore di lavorazione necessarie al preconfezionamento, obbligherebbero i produttori, loro malgrado, ad aumentare il prezzo finale del prodotto, con ulteriore danno per i consumatori finali.

DENUNCIANO

il comportamento del Consiglio Regionale della Campania, che non procede a rendere il Panificatore ed il Consumatore di pane della Campania persone uguali a quelle degli altri Paesi del mondo intero, approvando una proposta di legge di modifica della legge n. 2/2005, avanzata dai Capigruppo consiliari dei partiti di maggioranza e già approvata a maggioranza in III Commissione Consiliare;

PREOCCUPATE, che l’applicazione delle sanzioni previste dal provvedimento in vigore possa essere causa di chiusura per molti piccoli panifici e rappresentare, conseguentemente, la perdita di alcune centinaia di posti di lavoro, autonomo e dipendente;

RISERVANDOSI ogni azione utile a tutela dei diritti dei propri associati, sia in sede nazionale che Comunitaria, non esclusa quella giudiziaria,

DICHIARANO

lo STATO DI AGITAZIONE della categoria rappresentata.

CHIEDONO

1. l’approvazione urgente della proposta di legge in discussione presso il Consiglio Regionale della Campania;

2. la contestuale approvazione di un provvedimento che renda nulli i processi verbali già elevati numerosi a danno dei panifici e degli esercizi di generi alimentari della Campania, dall’entrata in vigore della legge n. 2/2005 alla data in vigore della proposta di legge;

3. l’istituzione di un tavolo della Panificazione tra la Regione e le Associazioni dei Panificatori e dei Consumatori, al fine di approntare, per il futuro, iniziative comuni per la tutela, la valorizzazione e la promozione del buon pane fresco di qualità artigianale tipico, della salute dei consumatori e delle imprese che già operano nel rispetto delle leggi igienico-sanitarie nazionali ed europee.

Al fine di rendere note le ragioni del loro dissenso rispetto al provvedimento, le Associazioni inoltreranno il presente Ordine del Giorno alla Presidenza del Consiglio Regionale della Campania, ai Capigruppo Consiliari della Regione Campania ed agli organi d’informazione locali e nazionali ed incontreranno i Cittadini e la Stampa il giorno 18 ottobre 2006 alle ore 10,00 nell’area antistante il Palazzo del Consiglio Regionale della Campania – Centro Direzionale di Napoli Isola F13 – dove sarà svolto un presidio.

Firmato:

  • ASSIPAN-CONFCOMMERCIO Campania
  • CASARTIGIANI Campania
  • CLAAI Campania
  • CONFARTIGIANATO Campania
  • APLPN (Associazione Provinciale Libera Panificatori Napoletani)
  • FIDA-CONFCOMMERCIO Campania (Federazione Italiana Distribuzione Alimentare,)
  • Napoli, 12 ottobre 2006

info 081.554.53.65 – 081.554.44.95 Casartigiani

 

 

 

 


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