nuova zavorra burocratica per le Pmi

Un emendamento alla legge di Stabilità sollecitato da Casartigiani Nazionale ha previsto la proroga fino al 30 giugno della redazione del Documento valutazione rischi per le imprese che occupano fino a 10 lavoratori.

In altre parole, le imprese Artigiane, i commercianti e le pmi  hanno 6 mesi in più per mettersi in regola. Sono state dunque accolte le richieste delle associazioni di categoria, come Casartigiani, che più volte aveva sottolineato come fosse troppo breve il tempo concesso per adeguarsi alle micro e piccole imprese. Infatti il provvedimento sarebbe dovuto entrare in vigore il 31.12 dell’anno appena conclusosi.
Fino a giugno 2013 è quindi ancora ammessa l’autocertificazione, dal primo luglio in poi, invece tutte le aziende, anche le più piccole, dovranno provvedere a redigere il Dvr seguendo le “procedure standardizzate”.

Cosa sono le procedure standardizzate?
Sono il modello di riferimento sulla base del quale il datore di lavoro deve effettuare la valutazione dei rischi aziendali e il suo aggiornamento, al fine di individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione ed elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.

In sintesi, le fasi del processo sono le seguenti:
– descrizione sintetica dell’impresa e delle lavorazioni aziendali e l’identificazione delle mansioni;
– individuazione dei pericoli per il lavoratore;
– svolgimento della “vera e propria” valutazione dei rischi secondo quanto emerge dall’analisi di cui al punto che precede;
– individuazione delle misure e del programma di miglioramento aziendale tese a garantire le condizioni di sicurezza e prevenzione.

Chi deve o può utilizzare le procedure standardizzate?
I datori di lavoro di attività che impiegano fino a 10 lavoratori, quelli di aziende fino a 50 lavoratori possono scegliere di effettuare la valutazione dei rischi secondo le Procedure Standardizzate.


I vantaggi sono:
– la necessità di valutare tutti i rischi per la salute e sicurezza e la loro eliminazione dei rischi o riduzione;
– la possibilità di programmare le opportune misure per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute sicurezza, con priorità alle misure di protezione collettiva rispetto a quelle individuali;
– il controllo sanitario dei lavoratori (sorveglianza sanitaria), l’informazione, la formazione e l’addestramento adeguato per i lavoratori, nonché la loro partecipazione e consultazione nelle fasi di valutazione dei rischi;
– la possibilità di adottare le opportune misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di emergenza antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato e l’uso di segnali di avvertimento e di sicurezza;
– avere una regolare manutenzione di ambienti, attrezzature ed impianti.

Cosa può accadere se il titolare di un’azienda non redige il Dvr?
Sono previste pene e sanzioni a seconda che si tratti di omessa redazione, incompleta redazione e incompleta redazione con omessa indicazione sulla relazione della valutazione di tutti i rischi, l`individuazione delle mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici o richiedono riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza ed adeguata formazione. L’ammenda può arrivare fino a 6.400 euro.

Le imprese possono contattare e avvalersi dell’area formazione di Casartigiani Napoli per regolarizzare la propria posizione ed evitare gravi sanzioni. Info 081.554.53.65                                  

 

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