NAPOLI: nuovi orari per la somministrazione

Il 1° giugno 2009 il Sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, ha firmato un’ordinanza che disciplina, in via transitoria e sperimentale per il periodo estivo, da giugno a tutto il mese di ottobre, gli orari e alcuni rilevanti aspetti di gestione degli esercizi commerciali, artigianali, di somministrazione, di intrattenimento. Tre sono i punti essenziali dell’atto: gli orari di chiusura, l’osservanza delle norme igieniche e la tutela della quiete pubblica.

Si è stabilito innanzitutto di uniformare gli orari degli esercizi di vicinato che si occupano di vendita di bibite e di prodotti alimentari (cornetterie, gelaterie, kebaberie, ecc.) a quelli della somministrazione, quali bar e ristoranti, prevedendo per tutte le tipologie di esercizio la chiusura all’una di notte per l’intera settimana.

Il venerdì, il sabato e nei giorni prefestivi, l’attuale l’orario di chiusura delle attività svolte all’esterno è esteso, per tutti, di un’ora, cioè alle due di notte.

Per le attività svolte all’interno da parte degli esercizi di somministrazione e delle associazioni, l’orario di chiusura è confermato alle tre di notte. Una novità è rappresentata dal fatto che questi limiti di orario riguardano anche le entità associative (comprese cooperative) che di fatto svolgono attività di somministrazione per i propri soci.

Un secondo aspetto rilevante dell’ordinanza riguarda l’obbligo degli operatori di rispettare le norme igienico – sanitarie, non solo negli spazi interni, ma anche nelle aree pubbliche antistanti il locale, con particolare riferimento alla raccolta dei rifiuti prodottisi in conseguenza dell’esercizio dell’attività. Un terzo importante aspetto dell’ordinanza riguarda la tutela della quiete pubblica.

L’ordinanza impegna i gestori dei locali a vigilare, anche avvalendosi di addetti al controllo dell’utenza, affinché gli avventori non disturbino la quiete pubblica e il riposo delle persone, né all’interno del locale, né all’esterno, evitandosi anche che si tengano comportamenti contrastanti con le norme igieniche, o che determinino situazioni di disagio per la circolazione stradale.

Il prodotto finale è un testo che, da un lato, interviene a prolungare gli orari di chiusura degli esercizi – anche al di là di quanto è stato fatto in altre città turistiche italiane come Roma e Milano – in considerazione del consueto allungamento degli orari della movida nella stagione estiva; dall’altro, vincola questa maggiore flessibilità di orario al rispetto da parte degli esercenti sia delle norme igieniche, sia della quiete pubblica e ad una responsabilizzazione riguardo ai disagi e ai danni che si possano produrre anche fuori il locale se ricollegabili all’esercizio dell’attività stessa.

Per questo motivo, sono state previste sanzioni idonee ad assicurarne l’osservanza, da quelle di carattere pecuniario fino alle più energiche misure della sospensione dell’attività e della revoca di concessione allorché i comportamenti illegittimi siano realizzati su suolo o spazi pubblici.

L’ordinanza, che ha carattere temporaneo e sperimentale, è la prima tappa di un percorso mirato alla definizione di una nuova ed organica disciplina della “movida” e degli orari della città legati all’area commerciale, che verrà assunto nei prossimi mesi, anche sulla base degli esiti di questa sperimentazione, attraverso una consultazione con CASARTIGIANI.

 

 

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