INTERNET: RICHIESTE INSIDIOSE

Il “fantomatico” Registro Italiano in Internet torna a colpire. Le prime segnalazioni di comunicazioni sono arrivate più di due anni fa. Si richiedeva l’aggiornamento dei propri dati attraverso un modulo allegato, la cui compilazione e sottoscrizione però equivaleva a un ordine vero e proprio per un servizio a pagamento.

Oggi sono in giro altre lettere da parte di questo “ente” che chiede di verificare la correttezza dei propri dati registrati attraverso un sito web e poi l’eventuale aggiornamento.

Alla lettera è allegato un modulo nel quale sono riportati i dati anagrafici della società cui è inviata la comunicazione e dove bisogna inserire una serie di altri dati mancanti, oltre alla firma e il timbro societario.

Nella lettera si afferma che la registrazione di base è gratuita, ma compilando e firmando il modulo, in realtà, si sottoscrive un vero e proprio contratto per un’inserzione in Rete, con un costo annuale di 968 euro.

L’ordine, inoltre, ha validità per tre anni dalla data di sottoscrizione e viene rinnovato ogni anno di un ulteriore anno, se non si disdice il contratto per iscritto almeno tre mesi prima della sua scadenza.

Queste condizioni sono scritte in piccolo, a fondo pagina del modulo allegato.

L’iscrizione a questo Registro Internet non è assolutamente obbligatoria e quindi bisogna leggere attentamente, clausole comprese, ogni parte della comunicazione per non incorrere in spiacevoli errori.

Nella lettera inviata due anni fa la società tedesca, tale DAD Deutscher Addressdienst GmbH, presentava un logo molto simile a una nota azienda italiana di telefonia, mentre in queste nuove comunicazioni il logo è stato modificato, ma i contenuti e le richieste sono rimaste pressoché invariate. Sulla questione si è espresso anche in passato il Registro del ccTLD .it, organo del Cnr (Comitato Nazionale delle Ricerche – Istituto di Informatica e Telematica) che aveva sottolineato la completa estraneità dell’ente all’iniziativa e aveva segnalato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato la presunta diffusione di messaggi ingannevoli da parte della medesima società, cui l’Autorità ha poi comminato sanzioni amministrative pecuniarie.

Si consiglia quindi di prestare attenzione alle richieste che si ricevono, approfondire l’argomento e segnalarle al Registro del ccTLD .it attraverso il sito www.nic.it.

 


Menu